Ass. M. Primavera: «Tari anticipata, vi spiego perché»

Guadiagrele, l’assessore Primavera: così in realtà si risparmia

GUARDIAGRELE. Come mai le bollette di pagamento della Tari sono arrivate in anticipo rispetto agli anni precedenti? La domanda, rimbalza sulla bocca di molti cittadini guardiesi che, in questi giorni, hanno ricevuto nelle loro case un plico contenente tre f 24, per il pagamento della tassa sui rifiuti.

In merito però, l’assessore alle Finanze, Marilena Primavera, ricorda che l’amministrazione comunale ha già in precedenza reso noto alla cittadinanza la sua scelta di emettere il ruolo nelle scadenze dei mesi di febbraio, aprile e luglio. Questa decisione infatti, permetterà al Comune, di avere già dall’ inizio dell’anno, un’entrata che migliorerà la carenza di liquidità dell’ Ente, riducendo il ricorso all’anticipazione bancaria, con la conseguente diminuzione delle spese per gli interessi.

« I cittadini – spiega Primavera – beneficeranno nel contempo di un duplice risparmio, usando f 24 senza spese per i versamenti e non pagando oneri aggiuntivi, in quanto, a differenza del passato, la riscossione, viene operata direttamente dall’ Ente. Chi vuole evitare la rateizzazione – precisa poi Primavera – può semplicemente portare in banca, o all’ufficio postale, i tre f 24 e procedere al contestuale pagamento degli stessi. La scelta del f 24, come mezzo di pagamento della Tari, comporterà inoltre un rientro immediato nelle casse comunali».

Primavera evidenzia infine che quest’anno il peso della Tari per molti cittadini è diminuito, in quanto la volontà dell’amministrazione comunale di gestire internamente l’emissione, ha permesso un risparmio di circa 15.000 euro, allegerendone la pressione fiscale.

«Questo – conclude Primavera – è vero per la maggior parte dei guardiesi, mentre per alcune categorie commerciali, come ad esempio i parrucchieri e i saloni di bellezza, l’indice di calcolo è stato raddoppiato dalla legislazione nazionale, pertanto subiranno un lieve aumento, così come le famiglie composte da cinque o più persone». Giovanni Iannamico

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