WOW! (Windows On The Word!) – #GuardiagreleCambia

Nel 2016, in Consiglio Comunale, abbiamo espresso la volontà di riqualificare il palazzo dell’ex mercato coperto per farne, appena se ne fosse presentata la possibilità concreta, un polo di innovazione completo di tutte le tecnologie e le attrezzature necessarie a garantire luoghi e spazi condivisi di coworking, di crescita professionale e personale dei ragazzi che vorranno usufruirne.
Oggi questa possibilità si è concretizzata grazie alla scelta che Guardiagrele ha fatto nel 2017, di adesione alla rete di accoglienza SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Come?
La rete SPRAR è un metodo di accoglienza che l’Unione Europea ha riconosciuto valido e per questo, nell’ambito della revisione del quadro finanziario pluriennale del PON legalità, ha destinato risorse aggiuntive all’Italia.
L’obiettivo è quello di potenziare il sistema di accoglienza ed integrazione dei migranti, dando spazio ai comuni che progettano sulla valorizzazione, il recupero e l’adeguamento di beni immobili pubblici da destinare proprio a queste esigenze.
Con questi fondi aggiuntivi dell’Europa, il Ministero dell’Interno ha emesso un AVVISO PUBBLICO, nell’ambito dei finanziamenti PON (Programma Operativo Nazionale) “Legalità” 2014 – 2020, per l’individuazione di progetti di miglioramento dell’accoglienza e dell’integrazione/inclusione dei migranti.
L’avviso è rivolto esclusivamente ai comuni, appartenenti alla rete SPRAR, delle Regioni (denominate in transizione) Sardegna, Molise e Abruzzo e proprio per questo, Guardiagrele risulta essere nella lista dei potenziali beneficiari del PON.
Il Ministero con questi fondi, in accordo con ANCI, vuole garantire interventi consistenti di “accoglienza integrata” favorendo i processi di integrazione e inclusione degli immigrati regolari nel tessuto sociale ed economico, consentendo l’accesso ai servizi spettanti a qualsiasi altro cittadino; infatti l’avviso permetteva di orientarsi su una di tre linee di azione:
  • miglioramento e/o risanamento infrastrutturale dei centri per l’accoglienza diffusa dei migranti e nello specifico di quelli di seconda accoglienza in favore dei Comuni che aderiscono alla rete SPRAR;
  • Rafforzamento e miglioramento dell’ospitalità e della capacità ricettiva delle strutture di accoglienza, ovvero degli spazi adibiti o da adibire per l’erogazione dei servizi, quali tra l’altro presidi sanitari, anche mobili, per garantire un tempestivo accesso alle cure e supporto medico specialistico ai migranti;
  • realizzazione di luoghi e spazi di integrazione e inclusione dei migranti con le comunità locali, quali, a titolo esemplificativo, centri culturali, centri di aggregazione sociale, spazi per attività formative, strutture sportive e/o ricreative, centri polifunzionali per l’erogazione di servizi di integrazione sociale e lavorativa;
La nostra scelta è stata proprio la linea C, che ricalca perfettamente la nostra volontà di ridare dignità allo stabile dell’ex mercato coperto, da anni in totale abbandono.
La richiesta che fa il nostro progetto, denominato WOW! – Windows on the word, ammonta a 500.000 mila euro, necessari sia per la completa ristrutturazione dello stabile, sia per l’acquisto di tutte le attrezzature e tecnologie necessarie, al fine di assicurare luoghi e spazi condivisi di coworking, che siano anche e soprattutto luoghi di socializzazione, integrazione ed inclusione dei migranti con le comunità locali e siano mezzo di crescita personale e professionale per TUTTI i ragazzi che vorranno usufruirne.
Si tratta di un modo concreto, all’avanguardia e ambizioso di fare innovazione ed inclusione sociale.
E’ un progetto che vuole dare delle possibilità ai ragazzi.
E’ un progetto che vuole riqualificare una meravigliosa struttura.
E’ un progetto che, se finanziato, permetterà alla nostra città di avere degli spazi condivisi a disposizione anche di associazioni, aziende, università, scuole ecc….
E’ un progetto nel quale crediamo fortemente!
NB. L’oggetto della delibera (non è altro che l’oggetto dell’avviso ministeriale al quale abbiamo risposto) ha tratto in inganno molti, ma spero che dopo questa spiegazione sia chiaro l’intento e l’obiettivo dell’Amministrazione.
Inka Zuli – Assessore comunale

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