«Tanti problemi, giunta incapace» (Il Centro 15.07.2022)

Guardiagrele. Dal Pozzo: paese in abbandono, opere finanziate e mai avviate

GUARDIAGRELE. La costruzione della nuova scuola media, continua sempre più ad alimentare la polemica tra l’amministrazione comunale del sindaco Donatello Di Prinzio e il gruppo consiliare di minoranza “Guardiagrele il bene in comune”, guidato dall’ex sindaco Simone Dal Pozzo.
«Sul tema dell’edilizia scolastica», afferma Dal Pozzo, «respingiamo al mittente ogni dichiarazione finora formulata dalla maggioranza. Continuare a parlare di problemi, come ha fatto il sindaco Di Prinzio, è indice di assoluta incapacità, perché chi amministra è chiamato a risolverli, anziché accampare una scusa al minuto. La scelta di cambiare sede scolastica», continua Dal Pozzo, «è solo una questione elettorale e, se i lavori fossero andati avanti senza indugi, oggi certamente non sconteremmo nemmeno l’aumento dei prezzi, invece si continua a cincischiare».
L’ex primo cittadino, sottolinea poi che i problemi che il suo gruppo ha nuovamente segnalato, sono stati posti dall’ufficio tecnico comunale, che vede difficoltà nei tempi e nella disponibilità delle nuove risorse. «Chi può pensare», si domanda Dal Pozzo, «di avere per una scuola un progetto pronto in pochi mesi? La verità è che la città è ferma e nessuna delle opere con progetti e fondi in cassa è stata avviata. È cosi per la scuola, il palazzetto dello sport, il mercato coperto e per le discariche».
Dal Pozzo, evidenzia infine che il centro storico è in totale degrado, la piscina è chiusa, le tasse sono aumentate, i servizi si danno solo a chi può permetterseli, le imprese e i professionisti non sono pagati, le famiglie non ottengono i rimborsi per la spesa sociale a cui hanno diritto e la motivazione del personale comunale è ormai ai minimi termini. Questa «è la verità. Amministrare», conclude Dal Pozzo, «significa assumere responsabilità, ma questa capacità la giunta comunale, guidata dal sindaco Di Prinzio, dimostra purtroppo ogni giorno di non averla». Giovanni Iannamico

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