IL 10 MARZO SOSTENIAMO LUCIANO D’AMICO PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO

Parliamo della nostra Città e mettiamo insieme tutto quello che NON è accaduto.

1.La sanità è peggiorata. Il presidio di Guardiagrele è rimasto com’era, e lo sa persino il sindaco che ha dovuto fare le sue rimostranze quando è stato sentito in Regione a novembre. Non un posto letto in più, né un giorno in meno di attesa per gli esami diagnostici né un centesimo per gli annunciati investimenti PNRR. Solo briciole, offese alla dignità delle cittadine e dei cittadini di questa città e del nostro territorio. La sanità di Marsilio-Verí-Schael è un disastro e lo nega solo chi non lo vuole vedere.
2.Nessun investimento sulla viabilità o su progetti strategici. A oggi non è stato speso un centesimo dei 20 milioni stanziati dalla giunta D’Alfonso per la Maielletta e della famosa bretella Guardiagrele – Casoli, non si è mai neanche discusso. Di sviluppo si è parlato solo grazie alla ZES, che include la nostra Città grazie all’assessore regionale di centro-sinistra Giovanni Lolli.
3. Edilizia Scolastica, dissesto idrogeologico, bonifica delle vecchie discariche, banda ultra-larga: i circa 20 milioni oggi destinati alla vita di Guardiagrele sono il frutto di progetti, richieste e finanziamenti targati centrosinistra.
4.Emergenza idrica. I fondi per i comuni dell’Avello, finalmente recuperati a metà 2020, sono stati dirottati altrove dalla giunta Marsilio nel silenzio della destra locale.
5. Dimensionamento scolastico. Se una cosa ha fatto la destra in regione è stata sopprimere la Direzione Didattica di Guardiagrele riducendo, così, la necessaria prossimità delle Istituzioni formative ai cittadini e alle famiglie. Marsilio non è neanche riuscito ad evitare la figuraccia rimediata da Di Prinzio e Bianco che hanno annunciato l’avvio di un nuovo indirizzo alle scuole superiori che, però, forse (?) partirà solo nel 2025.
Quando i cantieri oggi aperti chiuderanno cosa resterà? Nulla! Non un progetto, non una idea! Niente e il deserto della nostra città già lo annuncia.
La filiera del centro-destra Comune-Regione-Governo semplicemente non esiste, se non per la condivisione della pratica – odiosa – di inaugurare opere pensate e finanziate da chi c’era prima, dalla giunta regionale di centrosinistra. I milioni che sono piovuti a Guardiagrele sono targati Masterplan in Regione e “Guardiagrele il bene in comune” nella nostra città e nulla hanno a che fare con la giunta Marsilio.
Questa destra nel nostro territorio semplicemente NON è pervenuta.
Questi sono i fatti e non li vede solo chi non vuole vederli, chi fa il tifo “a prescindere”, chi è in mala fede o chi si trova in posizioni di responsabilità senza neanche sapere come.
La destra va rispedita a casa subito e domenica abbiamo questa possibilità sostenendo Luciano D’Amico e intimando lo sfratto a Di Prinzio e alla sua congrega di amministratori immobili e inconcludenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *