«Guardiagrele comunità dell’accoglienza» (Il Centro 05-11-2017)

Celebrata la Giornata della cittadinanza con studio dello ius soli. Il sindaco: coerenti con la nostra storia

GUARDIAGRELE. «Più che giornata della cittadinanza, quella del 3 novembre è stata la giornata della con-cittadinanza». Ha esordito così il sindaco Simone Dal Pozzo commentando l’iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale insieme alla direzione didattica e all’istituto omnicomprensivo per un approfondimento sul tema posto dalla proposta di legge sullo ius soli. Un folto pubblico di insegnanti, cittadini genitori e alunni delle scuole della città ha preso parte all’iniziativa aperta dall’intervento di Daniela Marsibilio, dirigente della direzione didatica Modesto Della Porta. Per l’omniconprensivo in rappresentanza della preside Alba Del Rosario, c’era la professoressa Patrizia Di Cocco. «Per noi è motivo di orgoglio», ha detto Marsibilio, «condividere questa iniziativa nella scuola che è il luogo dove la cittadinanza, con il rispetto di comuni regole e con la profondità di relazioni, si pratica quotidianamente».
Un video della V B della scuola primaria, con le maestre Amanda Amoroso e Maria Teresa Pantalone, ha proposto una “intervista tripla” a tre bambini, un albanese, un italiano e un marocchino che hanno risposto alle domande sulla loro quotidianità. Tutti conoscono i nomi delle cariche dello Stato, dei calciatori della Nazionale, dei colori della bandiera.
I ragazzi del liceo Scientifico sono andati in profondità. Andrea Massaro ha spiegato gli aspetti della legge e Agnese Adorante, richiamando la storia, ha fatto capire come la cittadinanza è, in fondo, una questione di unità e di coesione della comunità. «La chiave per leggere le riflessioni sulla cittadinanza», ha precisato il sindaco, «è la Costituzione. Il luogo dove parlare di pienezza dei diritti non poteva che essere la scuola. È lì che si certifica la più importante competenza: quella civica. È lì», aggiunge, «che la semplicità dei bambini e la profondità di pensiero dei ragazzi smontano in un momento preoccupazioni, certezze e tante, troppe volgarità».
L’iniziativa ha destato attenzione per la sua originalità e, qualche modo, per l’audacia di avere posto una discussione che spesso trascende. «Abbiamo posto questo problema come una declinazione della libertà», aggiunge il sindaco, «e nel rispetto della libertà vanno lette le obiezioni alla proposta di legge. Guardiagrele, come è stato osservato, in questo modo pone la questione dell’accoglienza e ricorda che è sempre stata comunità accogliente. È, in fondo, anche una questione di coerenza con la sua storia».

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