25 aprile 2020 – Festa della Liberazione: Commemorazione da parte dell’Amm. Comunale di Guardiagrele

Un 25 aprile insolito, sobrio, ma non meno intenso, per condividere una riflessione.

La Festa della Liberazione cosa dice a noi oggi, nel pieno di questa emergenza?

Facciamo attenzione a non leggere questo giorno con la lente della pandemia. Una “lettura contingente” rischia, oggi come sempre, di farci perdere il senso più autentico e profondo di questa Data.

È azzardato e persino pericoloso paragonare la rinuncia alla libertà di oggi con quella privazione contro la quale hanno combattuto i partigiani nella guerra di Liberazione che si concludeva 75 anni fa.

Noi non fuggiamo da rastrellamenti; non siamo chiusi in casa perché una sirena ha annunciato un bombardamento; non siamo vittime né di torture né di deportazioni.

Non è la stessa cosa! Non è la stessa cosa!

Piuttosto oggi, tanti di quei combattenti a causa di questa pandemia ci hanno lasciato, non ci sono più, sono morti. Sono tanti i testimoni che non potremo più incontrare o ascoltare.

Sono parte di una generazione, quella degli anni Venti o Trenta del secolo scorso e molti altri. Sono quelli di una generazione che ci ha consegnato un impegno eccezionale per sconfiggere l’oppressore nazi-fascista e il sogno di una Italia democratica, di una Costituzione fondata sui diritti, di una Europa, edificio di pace.

E noi, generazione degli anni Dieci e Venti di questo nuovo secolo, quale sogno pensiamo di consegnare al futuro?

Ecco che, allora, non è questo 25 aprile da mettere sotto la lente della pandemia, ma esattamente il contrario.

Dobbiamo leggete questa emergenza alla luce dei valori della Resistenza! La libertà, chi hanno insegnato i Partigiani, non è nulla se non è coniugata alla giustizia sociale, ai diritti della persona.

Tra essi oggi mettiamo la salute, come anche il lavoro. Ecco, se abbiamo un dovere per dare un senso al 25 aprile dell’anno 2020, è quello di rileggere il futuro secondo quello che la Resistenza ci ha insegnato. Si può ripartire davvero se torniamo sulla strada già tracciata 75 anni fa!

È così che possiamo essere comunità unita, intorno a ciò che, nato dalla parte di chi ha combattuto dittatura, oppressione e negazione dei diritti, oggi è e deve restare patrimonio comune.

Non alla normalità prima di questa emergeva sanitaria dobbiamo aspirare, ma ad una vera, totale rivoluzione che, stupendoci di un tradimento dei nostri valori repubblicani, troveremo nella Costituzione e nell’azione che portò, 75 anni fa, alla Liberazione che oggi ricordiamo.

La nostra Nazione, la nostra città, sapranno rialzarsi se sapranno rimettere al centro la libertà coniugata ai diritti e alla giustizia sociale! Noi vogliamo riprendere il cammino da questo punto e con questi riferimenti!

È strano dire Viva l’Italia, Viva la Repubblica, Viva il 25 aprile in una piazza vuota.

Ma c’eravamo tutti, intorno alla bandiera della Brigata Maiella, e nel ricordo dell’anniversario del 9 giugno 2019 quando eravamo anche con l’ANPI, in una comunione di sentimenti, di intenti, di impegno.

Viva la Liberazione!

Simone Dal Pozzo – Sindaco di Guardiagrele

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