Lo dicevamo qualche giorno fa. Questo 2018 non può passare senza dedicare una riflessione e un evento particolare all’anniversario delle leggi razziali del 1938.
Su questo stiamo lavorando. Questa mattina, anche grazie alla mediazione di Katia Ranieri, guardiese doc e romana di adozione, che ci ha accolto insieme con il consorte prof. Gianluigi Rossi, abbiamo fatto visita alla mostra che la Fondazione Museo della Shoah di Roma ha promosso per ricordare questo anniversario e alla Sinagoga, grazie alla guida di Alberto Terracina, per anni collaboratore del rabbino Toaff.
Fare memoria è necessario! Per noi guardiesi è doveroso. Guardiagrele ha un legame particolarissimo con la comunità ebraica. Il ghetto, testimonianza di una antica presenza, e, poi, il campo di internamento negli anni della guerra; il matrimonio tra due ebrei celebrato nel febbraio 1942 da Elio Toaff, cittadino onorario di Guardiagrele, allora rabbino di Ancona, e, ancora, Emidio e Milietta Iezzi, “giusti tra le nazioni”, i cui nomi sono scolpiti sul “Muro dell’Onore, nel giardino dei Giusti, a Yad Washem, Gerusalemme, dall’aprile 1996.
Questo è il bagaglio, fatto anche di tante occasioni di studio, ricerca, approfondimento e celebrazioni, con il quale prosegue il cammino. Questa mattina, nella nostra visita a Roma, abbiamo avuto la fortuna di incontrare il Rabbino Capo, Riccardo Di Segni, successore di Toaff. Gli abbiamo parlato di tutto questo ricevendone disponibilità all’ascolto e all’invito che gli abbiamo rivolto a farci visita, magari nei nostri luoghi della memoria che stiamo pensando di arricchire con una nuova testimonianza.
Con queste nuove relazioni desideriamo ridare linfa alla memoria, partendo da una delle pagine più tristi della storia che, però, nella nostra città, hanno rivelato una identità accogliente, fatta di persone pronte a rischiare la vita per salvare quella di altri. Questo siamo stati e questi desideriamo continuare ad essere!
Simone Dal Pozzo – Sindaco di Guardiafgrele
