Il punto della situazione dopo la manomissione della fontana chiusa.
Nei giorni scorsi una nota di ASL e ARTA ha comunicato la non conformità dell’acqua e invitava all’adozione degli atti conseguenti per la sicurezza della popolazione.
Precisando che il problema riguarda la fontana, il 5 giugno ho adottato una ordinanza disponendo la immediata chiusura della valvola (saracinesca) e, di fatto, la interruzione della fornitura.
In questo modo, abbiamo provveduto a fare il necessario per la sicurezza.
È accaduto, purtroppo, che qualcuno ha riaperto la fontana con la conseguenza che l’acqua è stata nuovamente erogata.
Si tratta di un atto gravissimo e irresponsabile perché assolutamente ingiustificato, tanto più che la manovra non è certamente semplice né agevole.
Sta di fatto che, per questo gesto che sarà oggetto di approfondimento, è accaduto che c’è stata erogazione di acqua.
Il Comune ha fatto quel che doveva fare? Sì! Chi accusa, in maniera anche pericolosamente allarmante, di non avere adottato le misure stabilite o di avere messo in pericolo la salute, sbaglia perché gli atti confermano il contrario.
Con la chiusura della fornitura (con una manovra che richiede anche il sollevamento di un tombino) non si correva alcun rischio perché nessuno avrebbe potuto bere.
È prevedibile che qualcuno possa addirittura riaprire la chiave di arresto? Sinceramente no! E, anzi, verificato questo fatto ci si è preoccupati di intervenire anche sul posto con immediatezza.
Che poi anche la politica debba calcare questa scena diventa un fatto assurdo perché i problemi, soprattutto se si tratta di salute, vanno approfonditi mettendo da parte polemiche e propaganda.
Detto questo, l’avviso di non conformità è stato affisso per il caso in cui a qualcuno venisse ancora in mente di manomettere la rete.
Siamo in attesa che la SASI ci fornisca gli elementi necessari per avviare a soluzione il problema.
Simone Dal Pozzo – Sindaco di Guardiagrele
