Paolucci: il SS.ma Immacolata resterà ospedale (da Il Centro del 20 luglio 2014)

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Paolucci: il SS.ma Immacolata resterà ospedale

L’assessore alla sanità visita per due ore il presidio di Guardiagrele: a novembre il nuovo piano

GUARDIAGRELE. Il Santissima Immacolata non è più l’ospedale da chiudere, come era stato invece decretato nella dottrina del centrodestra regionale. La giunta di Luciano D’Alfonso sarebbe invece già pronta a potenziare l’ospedale di via Anello. È il messaggio lanciato l’altro ieri mattina dal neo assessore alla Sanità Silvio Paolucci, in visita al Santissima Immacolata su invito del gruppo di centrosinistra all’opposizione, che con dodici ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato è riuscito a bloccare i programmi del commissario straordinario Gianni Chiodi. Accompagnato dal direttore generale e da quello sanitario della Asl teatina, Francesco Zavattario e Pasquale Flacco, Paolucci ha fatto un giro tra i reparti ascoltando pazienti, medici e infermieri.

«Sono rimasto», ha detto l’assessore, «piacevolmente colpito dalla funzionalità, dalla qualità del servizio, dalle caratteristiche della struttura. Nel prossimo mese di novembre», ha aggiunto, anticipando i progetti del governo regionale, «predisporremo il nuovo Piano sanitario regionale e in quella sede, nel momento in cui agiremo sulla rete ospedaliera, scriveremo anche le funzioni di questa struttura, che sarannolegate alle eccellenze presenti. Il mio impegno è quello di investire su questa struttura». In ospedale Paolucci si è fermato per oltre due ore, e dopo la visita nelle corsie ha incontrato nella sala riunioni i consiglieri del centrosinistra, il vice sindaco Pierluigi Dell’Arciprete, l’assessore comunale alla Sanità Floriano Iezzi, il presidente di Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del malato locale Ennio Di Renzo Nello Iacovella in rappresentanza del Comitato civico. È Simone Dal Pozzo, consigliere dell’opposizione e, da avvocato, autore di tutti i ricorsi ai tribunali amministrativi firmati dal gruppo, a trarre le conclusioni della giornata del neo assessore all’ospedale guardiese. «Abbiamo segnalato all’assessore», spiega, «la necessità di rimettere in funzione al meglio tutte le potenzialità e le caratteristiche del nostro ospedale, che serve un bacino di utenti della sanità forte di una popolazione intorno ai 40mila residenti. Anche per questo», chiarisce Dal Pozzo, «abbiamo rappresentato la necessità di dare una identità forte anche al Distretto sanitario di base, istituito per ora soltanto sulla carta».

Dal Pozzo ha aggiornato l’assessore sulla controversia legale che ha fatto del Santissima Immacolata l’unico ospedale rimasto aperto tra i cinque designati dal centrodestra per la chiusura. «Ho riferito», annota Dal Pozzo, «che la nostra azione legale partiva dalla consapevolezza della necessità di guardare a una sanità moderna nella quale, come abbiamo sempre pensato, c’è spazio per una filosofia dell’assistenza per intensità di cura. Questo modello può giovarsi delle piccole strutture che, anzi, riescono a dare ossigeno ai grandi centri ai quali è chiesto di fare eccellenza, e ciò deve incontrarsi con il potenziamento del Distretto».

Francesco Blasi

 

 

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