Ospedale, mille firme contro la chiusura (da Il Centro del 17/07/2013)

da Il Centro del 17 luglio 2013.

Guardiagrele, nuovo ricorso al Tar impugna l’assetto della Asl che vede fuori il Santissima Immacolata.

GUARDIAGRELE. Il cittadino firma e diventa parte in causa nei procedimenti amministrativi istruiti al Tar abruzzese e al Consiglio di Stato contro la chiusura del Santissima Immacolata.

Finora sono poco meno di mille le adesioni acquisite dal centrosinistra all’opposizione per l’ultimo ricorso, l’undicesimo, nella lunga battaglia cominciata nel 2010 e che ha evitato la chiusura della struttura guardiese vanificando il Programma operativo 2010 del commissario-presidente Gianni Chiodi che ha cancellato dalla mappa della sanità abruzzese quattro ospedali su cinque. Escluso appunto il Santissima Immacolata, su cui sono 13 i giudizi istruiti su altrettanti ricorsi, compresi anche quelli dell’amministrazione di centrodestra. A preparare l’ultimo è stato ancora il consigliere Simone Dal Pozzo nella veste di avvocato del gruppo capeggiato da Gianna Di Crescenzo e composto anche da Carla AltorioAngelo Orlando e Gianluca Primavera. «Non si tratta di una normale raccolta di firme per una petizione popolare», spiega Dal Pozzo, «ma questa volta l’iniziativa del gruppo “Guardiagrele il bene in comune” è qualcosa di più perchè si chiede ai cittadini di intervenire nel giudizio amministrativo promosso da noi consiglieri. Con l’undicesimo ricorso», incalza l’esponente Pd, «abbiamo impugnato le modifiche all’atto aziendale, il nuovo assetto dei posti letto e le piante organiche che semplicemente non contemplano nessuna unità per il presidio di Guardiagrele».

Poi Dal Pozzo annuncia che la raccolta di adesioni è appena agli inizi. «La risposta della popolazione è molto positiva. Abbiamo allestito banchetti al centro storico e davanti all’ospedale, e stiamo ultimando il giro nelle contrade guardiesi che contiamo di visitare tutte entro il mese di luglio». Poi la campagna verrà estesa ai Comuni vicini, parte del bacino di circa 40mila utenti della sanità assegnato al Santissima Immacolata. «Ci eravamo posti l’obiettivo delle mille sottoscrizioni», osserva l’avvocato, «ma certamente le supereremo perchè non tutta la città è stata ancora toccata e perchè contiamo anche di andare nei comuni limitrofi, poiché la gente ha bisogno di sapere ed è interessata all’esistenza del presidio di Guardiagrele. In molti, infatti, non sanno che, nonostante la struttura sia ancora aperta grazie alle nostre azioni legali che ormai vanno avanti dall’agosto 2010, il commissario Chiodi e la Asl di Chieti continuano a prevedere nelle loro decisioni la chiusura del nostro ospedale». Poi Dal Pozzo critica l’amministrazione del sindaco Sandro Salvi. «E’ uno stile che desideriamo conservare e contrapporre alla strategia del silenzio che contraddistingue l’amministrazione comunale, e non solo sull’ospedale, ma su altri fronti delicati e strategici, da tempo muta e ormai decisa, come ha dichiarato il sindaco in consiglio comunale, ad andare per la sua strada». Francesco Blasi

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