“Biblioteca diffusa”

 

Questa è una piccola biblioteca. Si trova in comune, nel mio ufficio. Si tratta di circa 130 tra volumi, libri piccoli e grandi, guide che mi sono stati donati nelle più diverse occasioni. Sono testi di storia, biografie, poesie, economia e materie specialistiche, sulla natura e su località e posti che per motivi istituzionali mi è capitato di visitare. Non li ho trattenuti per me, ma resteranno alla comunità insieme con alcuni testi che ho trovato in un armadio, nel mio ufficio, a inizio mandato. Intanto sono nel mio ufficio, in attesa di un posto in biblioteca o – perché no? – per restare lì dando avvio ad un progetto che mi frulla in testa da un po’ di tempo: la biblioteca diffusa.

Stiamo pensando di coinvolgere tutti i luoghi nei quali si fa attesa, invitare chi li custodisce e frequenta a dotarli di libri, metterli tutti in rete tra loro in una sorta di sistema che funzionerebbe più o meno così: tutti i libri, ovunque si trovino, sono catalogati o, almeno, annotati su un registro. Chiunque può prenderli e leggerli lì dove sta facendo la sua attesa (uno studio medico, un ufficio, il parrucchiere o l’estetista, il patronato o lo studio di un professionista, o anche un negozio o chiunque voglia, tutti convenzionati tra loro per la realizzazione del progetto…), portarli con sé e, poi, restituirli entro un tempo stabilito lì dove li ha presi o in altro luogo. Insomma, un meccanismo semplice che mette in moto la cultura.

Tra questi luoghi, oltre alla biblioteca tradizionale, potremmo inserire anche la piccola (per ora) biblioteca del mio ufficio.

Simone Dal Pozzo – Sindaco di Guardiagrele

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