Guardiagrele, il bilancio chiude in attivo (Il Centro 16.06.2019)

Il Sindaco Dal Pozzo: con i numeri rispondiamo alle polemiche sterili. Primavera: conti in ordine.
GUARDIAGRELE. Approvato il rendiconto di gestione 2018 con avanzo di amministrazione e cassa in positivo. «Senza trionfalismi, ma con grande soddisfazione», afferma l’assessore al bilancio Marilena Primavera, «abbiamo portato a casa l’approvazione del consuntivo 2018, chiudendo i conti con un avanzo di amministrazione di circa 170mila euro, un avanzo vincolato, destinato cioè anche agli investimenti per opere già programmate, per circa 550mila euro e con una cassa di 880mila euro». Il sindaco Simone Dal Pozzo risponde con i dati alle polemiche dell’opposizione di centrodestra che aveva recentemente criticato i conti del Comune: «La lista Progetto per Guardiagrele prende in considerazione una relazione della Corte dei conti del 2017 e la legge a righe alterne per screditare il lavoro dell’amministrazione comunale che, intanto, ha chiuso i conti dell’anno successivo non esaminato dalla Corte».
Primavera ricorda che quando si è insediata l’amministrazione Dal Pozzo, qualcuno invocava il disseto economico: «Ora», osserva Primavera, «anziché puntare il dito, bisognerebbe prendere atto che il bilancio è tornato finalmente a respirare, dopo che sono state rimesse in ordine tante posizioni». Dal Pozzo contrattacca e dice che Progetto per Guardiagrele non ha dato mai risposta sulle previsioni sballate del bilancio 2014, l’ultimo della precedente giunta guidata dal sindaco Sandro Salvi, su ambito sociale, cimiteri, utenze acqua, mancati accantonamenti per le urbanizzazioni per un totale di quasi un milione e mezzo di euro. «Mai una risposta c’è stata poi», aggiunge Primavera, «anche sulla situazione della cassa che, sempre nel 2014, si apre con un fondo di circa un milione e, come la Corte dei conti ricorda, si chiude poi a zero a causa di pagamenti superiori alle riscossioni e con anticipazioni da restituire al tesoriere di circa 670mila euro. La situazione, si corregge poi nel 2017, quando il fondo è positivo. Solo uno sprovveduto», osserva Primavera, «può pensare che ritardi e disavanzi dei primi due anni del nostro lavoro, non siano stati effetto delle gestioni precedenti. Nei nostri riguardi si è parlato di bacchettate della Corte dei conti e di prescrizioni e sanzioni. In realtà», precisa Primavera, «l’organo di controllo ci invita solo alla corretta gestione finanziaria. Per capire da dove veniamo sarebbe utile leggere tutte le relazioni della Corte dei conti, a partire da quelle degli anni precedenti al nostro insediamento». Giovanni Iannamico

 

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