Dal Pozzo: presidio per assistere gli anziani (Il Centro 14.06.2020)

Guardiagrele, il sindaco rilancia la proposta di riconversione e si appella alla Regione: occasione unica

GUARDIAGRELE. Riconvertire l’ospedale di Guardiagrele in presidio no Covid per patologie mediche e geriatriche di media e bassa complessità. La proposta, lanciata lo scorso mese di marzo dall’amministrazione Dal Pozzo, è rimasta tale. «Non abbiamo avuto alcun ascolto», osserva il sindaco Simone Dal Pozzo, «nonostante questa nostra proposta, sia stata anche tradotta in un disegno di legge che ha raccolto il sostegno di ben 50 sindaci dell’intera regione». Il primo cittadino evidenzia che, durante l’emergenza, i servizi sono stati ridotti con prenotazioni annullate e ancora oggi il ritorno alla normalità appare lontano. «Basta dire», sottolinea Dal Pozzo, «che il laboratorio analisi può lavorare solo in regime di urgenza con la conseguenza che i medici di famiglia, non possono prescrivere esami ordinari, come il colesterolo. Questo è il segno che le cose non funzionano e neanche la decantata assistenza territoriale decolla. Quello che sosteniamo da anni», aggiunge il sindaco, «è ormai patrimonio condiviso e nei giorni scorsi ne abbiamo anche discusso pubblicamente con esperti di rilevanza nazionale che hanno confermato la necessità di un’inversione di rotta nella gestione delle politiche sanitarie locali». Dal Pozzo cita l’economista Emanuele Felice secondo il quale la pandemia ha dimostrato che l’economia può cedere di fronte al riconoscimento dei diritti fondamentali e, in modo particolare, di fronte al diritto alla salute e le nazioni che più hanno investito sulla sanità pubblica decentrata sul territorio hanno risposto meglio all’emergenza. «È il caso della Germania», dice il sindaco, «che ha 8 posti letto per 100 abitanti a fronte dei poco più dei tre dell’Italia, effetto dei tagli degli ultimi anni che abbiamo subito». Per Dal Pozzo, questo è il momento di «ripensare il sistema. Alla Regione, vorrei dire che i piani in discussione devono essere inquadrati nell’ambito di tutto ciò che è accaduto e che apre sicuramente scenari che nemmeno noi immaginavamo fino a tre mesi fa. Se ci lasciamo sfuggire questa occasione sarà certificata una totale incapacità di progettare e di programmare in un momento nel quale abbiamo enormi risorse a disposizione». Giovanni Iannamico

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