Dal Pozzo: lotta a droga e nuove dipendenze (Il Centro 15.10.2019)

Guardiagrele. Il sindaco annuncia una conferenza programmatica per prevenire il disagio giovanile

GUARDIAGRELE . Il sindaco Simone Dal Pozzo torna a parlare del problema dell’emergenza sociale legata alle dipendenze, sottolineando che è arrivato il momento di tornare a mettere la questione al centro dell’azione di tutti gli attori sociali. «I progetti in campo», precisa Dal Pozzo, «sono il segno di un’attenzione che guarda ai minori, alle famiglie, ai disabili e agli anziani con un occhio verso nuove emergenze come, ad esempio, quella della violenza di genere. A tutto questo, dobbiamo necessariamente aggiungere un’azione strutturata che miri a prendere di petto il problema di ogni tipo di dipendenza tra cui le droghe, vecchie e nuove, e quelle derivanti dalle nuove tecnologie e dai social, di cui don Ciotti venne a parlarci oltre dieci anni fa». Il primo cittadino evidenzia che l’amministrazione comunale si è chiesta con il servizio sociale cosa può e deve fare. «A noi», specifica Dal Pozzo, «tocca intervenire sempre e comunque nelle situazioni di disagio. Ci siamo posti l’obiettivo di chiamare a raccolta tutti gli attori sociali della città e del territorio per guardarci negli occhi con spirito di collaborazione e, sopratutto, per decidere insieme cosa fare». Dal Pozzo ricorda poi che Guardiagrele ha vissuto una stagione di grande interesse nei confronti del problema delle dipendenze, che ha visto la città interrogarsi, fare ricerca e mettere in campo azioni. «Ora», continua Dal Pozzo, «questo cammino va necessariamente ripreso, con la consapevolezza che alcune iniziative sono già state messe in campo, come la salvezza della piscina comunale, il sostegno alle associazioni sportive, la riapertura del cinema e l’attivazione dei servizi di supporto e consulenza alle famiglie. Abbiamo intenzione di fare una fotografia della situazione e, sopratutto, di convocare entro il prossimo novembre una conferenza programmatica per la prevenzione delle dipendenze. Insomma», aggiunge il sindaco, «non possiamo pensare che il destino, sopratutto delle giovani generazioni, sia ineludibile e che nessuno di noi potrebbe restare sereno se non mette in campo tutto ciò che è necessario». Il primo cittadino ricorda quindi che l’invito sarà esteso alla Asl con i suoi servizi e dipartimenti, alle scuole, alla prefettura, alla questura, alla procura, al tribunale, alle forze dell’ordine, alle associazioni, alle cooperative, alle parrocchie e alle organizzazioni delle professioni. «La programmazione degli interventi», conclude Dal Pozzo, «per quanto riguarda il Comune e l’Ambito distrettuale di cui siamo capofila, certamente dovrà concentrarsi su iniziative per la prevenzione. Noi, con la collaborazione delle associazioni del territorio, a partire da Punto Giovani, pensiamo anche a una programmazione almeno triennale, in modo da evitare iniziative isolate col rischio di non sortire effetti». Giovanni Iannamico

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