GUARDIAGRELE. Il consigliere comunale di opposizione Simone Dal Pozzo, a nome del gruppo consigliare “Il bene in comune”, con una lettera inviata alla Asl di Chieti, al direttore sanitario dell’ospedale Santissima Immacolata di Guardiagrele al prefetto Fulvio Rocco De Marinis, ha diffidato i dirigenti ospedalieri a voler adottare o avallare ogni atto che comporti il trasferimento di unità operative e servizi dal presidio ospedaliero guardiese verso altri presidi della Asl o, comunque, la loro disattivazione. La diffida vale anche per ogni atto che svuoti le funzioni dell’ospedale guardiese e del distretto. Nella diffida si avverte poi che, nel caso di difetto, tuteleranno i loro diritti e gli interessi della comunità di Guardiagrele, in ogni sede, affinchè i responsabili, ne siano chiamati a rispondere.
Il ricorso della lista “Il bene in comune”, nasce dalle voci circolate in questi ultimi tempi nella cittadina, secondo le quali, a seguito di riunioni e istruzioni informali, nel nosocomio guardiese, sembra sia stata adottata lq determinazione di sospendere i ricoveri per acuti, in vista di una presunta chiusura del presidio entro novembre o al massimo entro fine anno. «Provvedimenti di questa portata», osserva Dal Pozzo, «si porrebbero in violazione delle leggi e dei pronunciamenti del giudice amministrativo che fanno salvo lo status del presidio ospedaliero guardiese. Queste disposizioni», continua Dal Pozzo, «determinerebbero poi una grave lesione del diritto alla salute dei cittadini dell’intero comprensorio».
Dal Pozzo, evidenzia inoltre che, il distretto di base di Guardiagrele è ancora solo formalmente sede. Infatti, nonostante il recente avviso per l’individuazione del direttore dell’unita operativa, è privo di essenziali servizi che ne rendono, di fatto, depotenziate le funzioni. Giovanni Iannamico
